"Mi sono innamorata di questa razza 13 anni fa, quando un amico di famiglia ha deciso di allevare questi splendidi esemplari.
Sono subito rimasta affascinata dal suo colore bianco, dal carattere socievole e da un'espressione sorridente.
Quando sono andata a vedere la sua prima cucciolata non ho resistito nello scegliere una splendida cucciola di nome Argay, da qui inizia la mia avventura con questo splendido cane da pastore, due anni dopo arrivò suo figlio Kiko.
Quando sono andata a convivere due anni e mezzo fa non ho avuto dubbi sulla scelta del cane che sarebbe venuto a vivere con me.
Da qui arriva Raja, la mia splendida femmina di due anni, mi sono innamorata subito di lei appena l'ho vista in mezzo ai suoi fratellini con quello sguardo da furba che sembrava dirmi 'porta a casa me, scegli me'.
Grazie a lei e alla mia voglia di darle il massimo e di volerla comprendere ho deciso di intraprendere il percorso di educatore cinofilo.
Il pastore svizzero bianco deriva dal pastore tedesco, ma la sua vita non è stata facile e il suo colore ha rappresentato più un freno che un vantaggio.
La sua storia è legata a due paesi: Europa e America.
Il colore in realtà non è bianco, ma fulvo chiaro, dato da una coppia di geni recessivi che quando presenti dominano sulla colorazione nero focato o grigio focato.
Se un maschio focato porta il gene bianco recessivo e si accoppia con una femmina focata anche essa portatrice del gene bianco, il 25% della cucciolata può essere bianca.
Quando ciò succedeva, questi cuccioli venivano regalati o uccisi perché considerati "difettati'.
Mentre in Europa venivano scartati, in America continuarono a ad essere selezionati, tanto che nel 1964 nacque il primo club.
Proprio da qui ripartì la storia della razza in Europa.
Negli anni Settanta e Ottanta del 900 diversi esemplari vennero importati dall'America.
Da qui fu importato in Svizzera il maschio americano Lobo, considerato il progenitore della razza svizzera.
I suoi discendenti vennero iscritti all'appendice del Libro Origini Svizzero, essendo la Svizzera il paese dove sono stati registrati i soggetti di questa razza fin dagli anni '70 presero il nome di Pastore Svizzero Bianco.
Riconosciuti in parte nel 2002 e definitivamente il 4/07/2011, l'Assemblea Generale della F.C.I. l'approvò senza opposizione.
Il pastore svizzero appartiene al gruppo 1 cani da pastore.
È un cane di taglia medio grande, i maschi vanno dal 30 ai 40 kg per un' altezza al garrese di 58-66 cm, mentre le femmine vanno dai 25 ai 35 kg per un' altezza al garrese di 53-61 cm, ma c'è una certa tolleranza sulla taglia, gli esemplari leggermente fuori non vengono scartati.
Le proporzioni del corpo sono 12:10 tra lunghezza ed altezza, il pastore svizzero è infatti un trottatore, capace di percorrere lunghe distanze senza fatica.
La testa è asciutta e potente ben proporzionata al corpo, orecchie erette, posizionate alte a forma di triangolo allungato.
Gli occhi sono a mandorla leggermente obliqui e vanno dal marrone al marrone scuro, importante la pigmentazione, ovvero le mucose, le rime degli occhi, il tartufo e la pelle del cane devono essere più nere possibile.
Le due varietà di pelo sono il semi lungo detto anche "corto" con abbondante sotto pelo, e il pelo lungo, ma non deve mai essere esagerato perché deve mantenere la funzionalità del cane.
Il pastore svizzero bianco è un cane da pastore, nato per lavorare con l'uomo, facilmente addestrabile ma non da sottovalutare, è un ottimo guardiano perché reagisce se percepisce una reale difficoltà del proprietario, diversamente è un cane molto socievole, forte, leale, intelligente, curioso e vivace.
In grado di creare un solido legame con tutta la famiglia con cui è protettivo e estremamente affettuoso, a volte fin troppo esuberante nel manifestare la sua gioia.
Per questo è ben iniziare subito un percorso educativo con un professionista insegnando da subito le giuste modalità di interazione.
Inoltre è giusto abituarlo fin da subito abituarlo a stare da solo, visto il suo grande attaccamento alla famiglia, per far sì che riesca a vivere serenamente quando i proprietari non sono in casa.
È importante lavorare su un'ottima socializzazione già in tenera età poiché l'indole protettiva lo porta a essere un po' diffidente nei confronti dell'estraneo.
Con i suoi simili è molto giocherellone e interessato a comunicare con loro, ovviamente dipende sempre dal singolo soggetto, ma ama molto correre all'area aperta, girare nei boschi, campi, ma anche lavorare nelle varie discipline sportive come Obedience, Rally-O, Sheepdog, Agility, Dog-dance...
Grazie alla sua sensibilità e forte empatia apprezza molto anche la pet therapy.
È un cane che si adatta alla vita del proprietario, vive bene in casa ma deve avere comunque i suoi momenti di uscita e di sfogo, soffre la solitudine e non è fatto per stare da solo in giardino o in un box.
Consiglio questa razza a chi vuole vivere il cane a 360 gradi, infatti ama andare in giro con il proprietario, andare al mare, al lago o anche solo nei campi e nei boschi, ha tanto bisogno di compiacere la propria famiglia.
È adatto anche a famiglie con bambini, con cui gioca senza eccedere, rilevandosi estremamente delicato e paziente.
Non lo consiglio a chi non va di andare in giro con il proprio cane o a chi lo farebbe stare da solo in giardino tutto il giorno.
Dopo aver fatto lunghe ricerche per trovare un pastore svizzero che mi colpisse, ho visto la foto di una cucciolata e lì è stato amore. Dì 4 cuccioli solo una aveva fatto breccia nel mio cuore e contattai l'allevatrice per avere più informazioni.
La gioia quando mi ha detto che non fosse prenotata é stata indescrivibile.
Due settimane dopo andai a vederla e si riconfermò la mia scelta, tant'è che quando andai a firmare i documenti e tornai da lei fece un gesto che mi restò nel cuore: cercò di scavalcare la recinzione per raggiungermi... in quel momento capii di aver trovato il mio cane."
di Shana Sofia
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